Tuesday, February 7, 2012

Werner Herzog

(for english users: wikipedia)

Werner Herzog è un regista e sceneggiatore che ha realizzato una cinquantina di film (molti dei quali ancora inediti in Italia), scritto libri e diretto anche opere liriche.
Lo si considera uno degli esponenti di maggiore spicco del “nuovo cinema tedesco” assieme a Wim Wenders e Rainer Werner Fassbinder che durante gli anni '70 e '80 dimostrarono come la corrente francese della Nouvelle Vogue fosse il futuro del cinema “umano” propendendo per un cinema che si impegnasse di far riflettere sulla realtà contemporanea.
Herzog mette in discussione, fin dai suoi primi film, il punto di vista umano della società moderna votata alla tecnocolonizzazione del mondo e impone come unico giudice il caos, la casualità, la putrefazione, il fagocitare, la disarmonia: il vero modo di funzionare del meccanismo Natura.
L'uomo desidera scindersi da tale condizione ed ergersi ad unico controllore senza rendersi conto che tutto ciò che pensa o che va ad ideare non è altro che una realtà valida solo per la sua logica umana e non è compatibile con tutto ciò che sta al di fuori di esso.
L'essere umano si aliena nel suo mondo costruito cercando di trascendere il naturale corso delle cose e rimane inevitabilmente sconfitto di volta in volta.
Per Herzog la natura è tanto meravigliosa nella sua spontanea casualità ed imprevedibilità quanto terribile:

(a proposito della foresta Amazzonica durante le riprese di Fitzcarraldo)
“... in questa terra, incompiuta ed abbandonata da Dio, nella sua ira, gli uccelli non cantano, gridano di dolore, e colossali alberi intricati si artigliano uno con l'altro come in una gigantomachia, da orizzonte a orizzonte, tra le esalazioni di una creazione che qui non si è ancora conclusa. Trasudando nebbia, spossati, si ergono in questo mondo irreale, in una miseria irreale – e io, come nella strofa di una poesia in una lingua sconosciuta che non capisco, mi ritrovo a provare un profondo terrore.”

Herzog con questo breve estratto dal suo libro “La conquista dell'inutile” mette a nudo la sua condizione di uomo, ormai immerso in una realtà altra, urbanizzata o anche solo civilizzata, che si ritrova completamente perso in una landa come la foresta Amazzonica, uno dei pochi luoghi in cui l'uomo non si è mai imposto. Nessuna società si è sviluppata in quel luogo ostile, al massimo è nata ed è rimasta ad un livello base di sopravvivenza, sviluppando capacità altre rispetto a quelle in possesso delle civiltà moderne. Per colpa dei casi in cui la Natura è stata casualmente favorevole (vedi Mezzaluna Fertile), l'uomo si è illuso di poter vincere su tutti fronti contro la sua condizione di mortalità ed è grazie a capacità sviluppatesi altrove che l'uomo oggi è capace di imporsi anche sulla foresta Amazzonica: colpendo da fuori, da distante, con “armi” non convenzionali al “campo di battaglia”. Con i suoi film Herzog vuole mettere in evidenza la condizione di inutilità dell'imposizione di regole o di paletti, ma anche la bellezza nella creazione e nell'esistenza di infinite regole, di infiniti significati, infiniti linguaggi. Questo è ben mostrato in film come “Paese del Silenzio e dell'Oscurità”, un documentario sulla vita di alcuni sordo-ciechi nel quale ci si rende conto di come un “animale” di una stessa razza, l'uomo, si ritrovi ad essere tanto diverso dai suoi simili nell'apprendimento, nel vivere quotidiano e nella percezione della realtà.
Nei film di Herzog è sempre presente, pesante come un macigno, l'elemento di estraneità, come nelle sue parole poco sopra, è come quando da bambini ci sfugge la mano della propria madre e ci si perde in mezzo alla calca, è un mancamento di relazione con la realtà, ci si ritrova completamente persi. Le reazioni a questa estraneità sono il succo della storia umana e per Herzog l'interesse è metterla in evidenza come parte integrante del nostro rapporto col mondo.

FILM CONSIGLIATI


Anche i nani hanno cominciato da piccoli (1970)
Il film (il più surreale del regista tedesco) è liberamente interpretabile attraverso diversi simbolismi a partire dal titolo, ma Herzog non ha mai voluto spiegare troppo il significato del film, dà una visione dell'uomo molto negativa, autodistruttiva, crudele e violenta nel momento in cui si trova chiuso in una (micro)società sul punto di esplodere in una ribellione. Non è un film anarchico o un film sull'anarchia, è anarchia!



Aguirre, furore di Dio (1972)

Una spedizione di conquistadores in cerca dell'Eldorado nel 1560 si ritrova in brutte condizioni persa in mezza alla foresta Amazzonica. Il film è un lento declino dei pochi superstiti alle malattie, agli attacchi degli indios, alla fame e alla follia che prende il sopravvento in Aguirre, interpretato da K.Kinski. Il film può essere visto come rapporto tra la Natura, l'inospitabile giungla, e la volontà umana di superarla.


La ballata di Stroszek (1977)
Bruno Stroszek è appena uscito di prigione e dopo una breve convivenza con Eva, una prostituta a cui dà un riparo, decide con lei di seguire un vicino di casa in America.
Dalla grigia e fredda Berlino si trasferiscono nell'asettica e fasulla America, vivono in una casa prefabbricata, ma non riescono a pagarne il mutuo. Un declino che si respira fin dalla prima parte del film, nel quale Herzog non indugia in una regia sentimentale e narra il tutto con distacco e dando l'idea di naturalezza degli eventi anche attraverso il simbolismo del cerchio che si chiude e che preclude libertà di scelta nelle persone che tentano di sopravvivere nella società moderna.



Grizzly Man (2005)
Timothy Treadwell è un ambientalista, artista e studioso di orsi grizzly che per diversi mesi l'anno rimane a vivere a stretto contatto nel territorio di questi enormi animali, illudendosi di poter veramente trovare un punto di incontro, di poter dialogare con loro, di poter creare una situazione di comune accordo tra i feroci animali selvatici e l'uomo. Herzog realizza il film utilizzando il materiale dello stesso Treadwell che videoriprendeva le sue escursioni e dalle quali traspare il suo desiderio di trovare una ragione di esistenza nella follia di illusioni e menzogne atte a rinforzare la realtà che il protagonista vuole creare per stare meglio, lontano dall'uomo moderno e dalle sue città.
Herzog commenta in maniera secca e fredda questa sua ottusità e le contraddizioni che nascono nei discorsi del giovane studioso, ma al tempo stesso è affascinato dall'amore che Treadwell mette nel cercare la felicità, nel cercare una verità o un qualche segno di vita attraverso il contatto con quanto di più pericoloso ci sia in natura; per sentirsi più vivo di quanto si sentisse a contatto col l'uomo di città, definiti burocrati da lui stesso.


ALTRI FILM FONDAMENTALI:



Fata Morgana (1971)
Immagini desertiche accompagnate da un commento lirico sulla creazione che decontestualizza e crea nuovi significati.


Paese del Silenzio e dell'oscurità (1971)
 Documentario sul mondo dei sordo-ciechi(-muti)



L'enigma di Kaspar Hauser (1974)
Un uomo misterioso rinchiuso per gran parte della sua vita, incapace di parlare e muoversi "normalmente" viene trovato improvvisamente nei pressi di Nuremberg nel 1828. Il suo benefattore cerca di integrarlo nella società insegnandogli tutto da zero, ma l'illusione della "cultura umana" non convince del tutto Kaspar, che rimane scettico anche di fronte alla più semplice delle convinzioni "scientifiche" umane.


Cuore di Vetro (1976)
Film sperimentale nel quale gli attori sono stati ipnotizzati per girare il film contribuendo a creare un'atmosfera densissima, lenta e onirica.


Nosferatu (1979)
Dracula interpretato da Klaus Kinski.


Woyzeck (1979)
Un soldato con dei problemi psicologici, quasi un ritardato, che non riesce a sostenere la pressione che la società esercità su di lui. Un Kinski allucinato, spaventato e folle.


 
Fitzcarraldo (1982) 
[consiglio anche Burden of Dreams,  documentario di Les Blank sul film di Herzog]

Aguirre un secolo dopo, più "positivo" nel suo sognare, meno accecato dalla follia bruta perchè assistito dalla tecnologia. Fitzcarraldo ha un'ideale culturalmente più sviluppata di Aguirre, costruire un teatro nella jungla, ma la sua corsa contro l'impossibile è la stessa: l'uomo contro la natura inospitale della foresta Amazzonica.


FILM COMPLETO su youtube
Echi da un Regno Oscuro (1990)
Documentario sulla storia incredibile di Bokassa, dittatore folle della Repubblica Centrafricana dal 1966 che ribattezzò successivamente Impero Centrafricano dal 1976. Fu destituito nel 1979.




Apocalisse nel deserto (1992)
Simile a Fata Morgana, una decontestualizzazione delle immagini tramite un continuo commento lirico, poche (finte?)interviste, divisione in capitoli, e poche indicazioni del narratore che descrive quello che viene mostrato con distacco, come se venisse da un altro pianeta e stesse indagando sullo scoppio di una guerra e di quello che è rimasto del campo di battaglia. Le riprese sono fatte sempre in mezzo a paesaggi desertici arricchiti da opere umana diroccate (silos, bunker, camion, ecc...) e pozzi di petrolio in fiamme. Sono immagini appartenenti al territorio della Guerra del Golfo dopo la cacciata degli iracheni da parte degli americani.



Kinski, il mio nemico più caro (1999)
Il documentario definitivo, forse l'unico, sull'attore Klaus Kinski



Incontri alla fine del mondo (2007)
Strane comunità felici, e nomadi solitari, gioiosi e riflessivi vengono a trovarsi in uno dei luoghi meno ospitali della terra: l'Antartide.


Happy People: a Year in the Taiga (2010)
La vita delle popolazioni Siberiane, un'altro tra i luoghi più inospitali del mondo.


NUOVI FILM REPERIBILI A BREVE  (SI SPERA)

Cave of Forgotten Dreams (2010) TRAILER
Herzog, che narra in prima persona, ha ripreso per la prima volta le grotte di Chauvet-Pont-d'Arc, nella Francia meridionale,  avvalendosi anche della tecnologia 3D.
L'uso del 3D per Herzog è stato funzionale a questo particolare progetto, come dichiarava lo stesso regista al LA Times questo autunno: “Una volta vista la grotta con i tuoi occhi, ti rendi conto che non può che essere filmata in 3D. Non ho mai usato questa tecnologia nei 58 film che ho girato in precedenza e non intendo utilizzarla in futuro, ma era necessaria per catturare le intenzioni di chi ha realizzato quelle pitture. […] Non credo che si debbano girare commedie romantiche in 3D, ad esempio, perchè le persone hanno un approccio emotivo a una narrazione che lascia aperte molte possibilità, in questo gli effetti sono di troppo.
L'accesso alle grotte, al fine di preservare il più possibile le pitture rupestri di inestimabile valore presenti nelle grotte, è stato limitato a quattro ore al giorno per sei giorni per Herzog, che si è occupato delle luci, un assistente, un direttore della fotografia e un tecnico del suono.




Into the Abyss (2011) TRAILER
La pena capitale come una bomba nucleare, pronta a radere al suolo qualsiasi cosa: non è solo il mezzo che metterà fine alla vita di un condannato a morte. Colpiti da quell’onda d’urto ci sono anche i parenti delle vittime, le guardie che hanno il compito di accompagnare i detenuti nel loro viaggio nell’aldilà e le famiglie dei prigionieri, fatte di persone che si sentono responsabili tanto quanto loro. Analizzando le origini e le conseguenze di un brutale triplice omicidio, avvenuto soltanto a causa del furto di un’auto, Herzog mette in scena distruzione totale, piazzando la sua macchina da presa ad altissima definizione nel bel mezzo dell’inferno texano, dove la morte è all’ordine del giorno. Lo spettatore viene inchiodato alla poltrona, quasi fosse ipnotizzato e in costante stato di angoscia. 
Non un documentario standard sulla pena di morte: a Herzog non interessa schierarsi contro a prescindere, quello che vuole è renderci testimoni della follia umana che può ritrovarsi in entrambi i lati della legge. “Alcuni uomini non meritano di vivere”, dice un membro della famiglia delle vittime. “Cambiare la legge è facilissimo”, ribatte l’uomo che ha presenziato centoventicinque esecuzioni e che ormai, dopo aver tenuto tutti quei condannati sul lettino, ha perso ogni briciolo di vita dentro di sé.
fonte: Pierpaolo Festa (FILM.it)

filmografia completa: IMDB



1 comment:

  1. Werner Herzog's movies on streaming:
    http://www.1channel.ch/?&director=Werner%20Herzog

    Books on Herzog:
    "On Werner Herzog"
    http://anonym.to/?http://ifile.it/nqov9ir

    Herzog & de Meuron "Pieces for Four and More Hands"
    http://www.mediafire.com/?eny45kx6cngqg48

    Deleuze and the Schizoanalysis of Cinema
    http://anonym.to/?http://ifile.it/pu3r5dw/1847061281.pdf

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